La storia di Stefano Natalizi, la terza generazione di un’azienda centenaria. Diversificare l’attività, per continuare le tradizioni di famiglia.
A raccontare la storia della sua centenaria azienda agricola, è il giovane titolare Stefano Natalizi che rappresenta la quarta generazione di imprenditori agricoli della storica Fattoria di Campogelato, immersa nel verde della Val Canera.
Con la passione per la musica diventa agronomo per necessità, quella di salvaguardare e non disperdere i sacrifici del papà, del nonno e del bisnonno.
– Al Liceo era una condanna avere questa azienda, non mi rendevo conto del valore e mi sembrava tutto molto distante da me – ci dice Stefano che all’università, confrontandosi con il mondo reale, con i lavori precari e aleatori dei suoi coetanei, ha compreso la solidità, la concretezza di quella vecchia fattoria, che dà latte fresco di alta qualità, un alimento alla base della vita. – Produrre alimenti primari, alla base del sostentamento, mi ha convinto ad assumermi la responsabilità al fianco di mio padre, mantenendo la tradizione di famiglia, rinnovando e sviluppando il concetto di azienda agricola. Polifunzionalità è la parola chiave per mantenere una vecchia ma moderna fattoria- sottolinea Stefano che prosegue il suo racconto – Intorno all’azienda agricola è nata la fattoria didattica, tra le prime della provincia ad accogliere migliaia di bambini provenienti anche dalle zone laziali limitrofe. Da molti anni c’è un agriturismo nel quale si può mangiare cibo esclusivamente prodotto in azienda e dormire avvolti dal silenzio della vallata, coccolati da numerosi animali da cortile (caprette, asini, piccioni, cavalli, anatre oche colombe, maialini nani, pavoni) con la possibilità di vedere mucche libere di pascolare. Per mio nonno era prioritario il benessere degli animali. Le mucche, sia quelle giovani che quelle da latte hanno avuto sempre tanto spazio per muoversi liberamente. Ogni mucca era per mio nonno speciale, ognuna veniva da lui chiamata per nome – ci evidenzia Stefano, che rappresenta oggi la Fattoria Campogelato con ben 100 anni di vita alle spalle.
Già da un secolo l’azienda è autosufficiente, producendo da sola tutto il foraggio occorrente per gli animali, controlla e gestisce la produzione dei rifiuti, con il riutilizzo degli scarti per fertilizzare il terreno. Un ciclo virtuoso con un basso impatto ambientale.
Stefano, che sin da bambino, come i suoi figli oggi, scorrazzava per la fattoria, tra il bosco, il laghetto e il fiume, ha scoperto che quello dell’allevatore è un lavoro che fa bene alla salute fisica e psicologica – Mio padre ha 81 anni ed e ancora molto vitale. In ogni momento dell’anno si fanno attività diverse e non ci si annoia mai – ci dice Stefano mentre continua la descrizione della sua giornata tipo – Ogni giorno alle 5.30 e alle 17.30 c’è la mungitura e a seguire la preparazione del cibo ed il razionamento. In ogni momento della giornata si risolvono problemi, si fa manutenzione ai mezzi e, nei periodi estivi, ci dedichiamo alle coltivazioni dei campi. Ogni giorno si effettuano controlli sanitari. Dalla mia famiglia ho imparato che solo provando e riprovando, con tanto impegno e sacrificio, si ottengono risultati. –
Oggi per la sua azienda Stefano si augura che possa aumentare il prezzo del latte e che il consumatore valutasse con maggiore attenzione i prodotti alimentari del territorio dietro ai quali ci sono famiglie che hanno investito tutto.
www.campogelato.it